Ricerca

Giocare

Play specialist

Giocare è un diritto fondamentale per ogni bambino, come sancisce la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Quando un bambino attraversa momenti di particolare fragilità psicofisica, come ad esempio la malattia e il ricovero in ospedale, il diritto di giocare acquisisce ulteriore importanza, come riporta la Carta dei Diritti del Bambino Ospedalizzato dell’European Association for Children in Hospital.

A tutte le età l’esperienza dell’ospedalizzazione è stressante, ma quando si è bambini o adolescenti è ancora più difficile: la routine domestica che accompagna la crescita dell’individuo si interrompe per un periodo, gli ambienti che gli sono di conforto vengono provvisoriamente abbandonati, le figure che popolano la sua quotidianità sono inserite in un nuovo contesto, quello ospedaliero. Un contesto che può risultare spaventoso e indurre emozioni negative: la paura per il dolore delle procedure mediche, per il dolore fisico dato dalla malattia, per la morte, per l’esito della diagnosi, l’ansia per la provvisoria separazione dai propri ambienti e dalle figure familiari, la sensazione di non avere controllo sulla propria vita e sul proprio destino.

A partire dal diciannovesimo secolo, le scienze infermieristiche, psicologiche e pedagogiche, si sono aperte al potenziale curativo-riabilitativo del gioco in ospedale dando vita a una tradizione longeva, sostenuta da prove di evidenza scientifica in merito sugli effetti positivi dell’intervento del Play Specialist sulla salute bio-psicosociale del bambino.

Il Play Specialist struttura programmi che possono essere descritti come “Medical Play” e “Normative Play”. Nella categoria Medical Play, o “gioco medico”, rientrano tutte quelle attività educative e ludico-pedagogiche mirate a sconfiggere la paura del bambino rispetto all’ospedale, agli infermieri, ai medici, alle visite e alle operazioni. In questo modo, come attestato da ricerche scientifiche, il bambino sarà più tranquillo e collaborativo con l’equipe medica. Allo stesso modo, il Play Specialist utilizza il Normative Play o “gioco normativo”, nella forma di laboratori creativi, musicali, storie da recitare, e molto altro ancora, per trasmettere al bambino ospedalizzato il messaggio che in ospedale può giocare esattamente come a casa. In questo senso, il normative play crea continuità rispetto alla vita del piccolo paziente prima e dopo l’ospedalizzazione.

In Italia Il Porto dei piccoli è uno dei primi promotori di questo approccio, che aggiorna e raffina periodicamente grazie allo scambio di buone prassi con altre realtà no-profit da tutto il mondo. Inoltre, il Porto dei piccoli è riuscito a traslare con successo l’approccio del Play Specialist online, attraverso il progetto “Mare in Rete”.

I dati che vengono raccolti da queste attività sono importanti per migliorare la qualità dei servizi che l’Associazione offre ai suoi beneficiari. La Ricerca è uno strumento prezioso che Il Porto dei piccoli usa per monitorare e misurare i suoi obiettivi, crescere all’interno del panorama scientifico-pedagogico e creare un database che renda gli interventi sempre più puntuali e aggiornati, implementadoli sulla base dei percorsi che vengono progettati per ogni bambino in modo unico.

Round table

Il Porto dei piccoli nel mese di gennaio organizza nel 2021 l’iniziativa “Tavola rotonda sul gioco in ospedale”. Durante una serie di incontri le organizzazioni durante  ha visto coinvolti le organizzazioni dei seguenti paesi: USA, Regno Unito, Irlanda, Paesi Bassi, Italia, Georgia, Hong Kong, Texas, Giappone, Lituania e Messico.

Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di condividere confrontare lo stato del Play Specialist in diversi paesi e culture, mappare le nazioni in cui il sistema sanitario lo riconosce e quali no, identificarne i principali punti di forza e di debolezza del nel sistema sanitario, scambiare ricerche in corso o pubblicate e costruire partnership per la ricerca, lo scambio di buone pratiche e la realizzazione di progetti congiunti.

Di seguito le Associazioni che hanno partecipato:

Vuoi avere più informazioni sul progetto?
Scrivici una mail a info@ilportodeipiccoli.org oppure chiamaci allo 010.8593458
Bottom Image